Stangozzi al pomodoro (tradizione umbra)



In tavola (pranzo):
Stangozzi al pomodoro

Ingredienti per 4 persone:

200 g di farina

500 g di pomodori

2 spicchi d’aglio

1 ciuffo di basilico

Pecorino umbro  grattugiato

4 cucchiai di olio di olive extravergine

sale q.b.

Procedimento: Disponete la farina a fontana su una spianatoia e lavoratela unendo l’acqua necessaria fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, che farete riposare per  1 ora avvolto in un canovaccio infarinato.

Scottate i pomodori in a bollente per un minuto, scolateli, spellateli, privateli dei semi e tagliateli a pezzi.

Sbucciate l’aglio, tritatelo finemente e rosolatelo a fuoco dolce in un tegame con l’olio. 

Unite i pomodori e il basilico spezzettato e cuocete per una decina di minuti, salando verso la fine.
 
Tritate la pasta in modo da ottenere una sfoglia non troppo sottile, arrotolatela su se stessa e tagliatela in dischi di ½ cm, che poi svolgerete in modo da ricavare dei lunghi spaghetti.

Cuocete gli strangozzi in una casseruola con abbondate acqua bollente salata, scolateli, conditeli con il sugo preparato e abbondante pecorino e servite.

Calcolo delle calorie:
200 g di farina  690 kcal
500 g di pomodori  95 kcal
50 g di pecorino umbro  grattugiato  190 kcal
4 cucchiai di olio di olive extravergine   432 kcal

Totale delle calorie:  1407 kcal

Totale delle calorie di un sola porzione:  352 kcal

Sapere:

Gli strangozzi sono una pasta lunga a sezione quadrata o rettangolare, chiamati anche, a seconda delle zone, stringozzi, strengozzi, strengozze, strozzapreti, ciriole.

L'aspetto è  simile a quello dei tagliolini ma, a differenza di questi, non sono all'uovo, infatti si tratta di un prodotto "povero" che, secondo la tradizione, va realizzato a mano stendendo una sfoglia, spessa tra i 2 e i 4 mm, poi tagliata a strisce di circa 4 mm di larghezza e la lunghezza di circa 30 cm.

Secondo delle ipotesi il nome deriverebbe dalle stringhe che venivano usate nello Stato Pontificio dai rivoluzionari per strangolare i preti e sarebbe quindi il risultato di una fusione tra parole "stringa" e "strangolare", da qui anche le varianti "strozzapreti" o "strangolapreti".

Il pecorino umbro detto in dialetto  cacio” o “pecorino subasio” ,  un  formaggio da taglio prodotto con latte ovino, dal sapore deciso, tendente al piccante.

 Il prodotto stagionato per circa 60 giorni viene considerato fresco; se la stagionatura si prolunga per 7-8 mesi si ottiene un prodotto da grattugiare.


Girando sul web ho trovato un negozio online che vende alimenti tradizionali dell’Umbria. Questo è il sito:  http://www.ilbongustaio.com/prod_formaggi.php , e il pecorino classico  venduto a 15,40 euro al Kg.




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