Cos'è l'intolleranza alimentare? devo proprio sottopormi al test bioenergetico?
Cos'è l'intolleranza alimentare? devo proprio sottopormi al test bioenergetico?
Spesso disturbi fisici come il mal di testa, il gonfiore e sfoghi cutanei sono indice di intolleranza alimentare.
Spesso disturbi fisici come il mal di testa, il gonfiore e sfoghi cutanei sono indice di intolleranza alimentare.
Le intolleranze alimentari sono
spesso confuse con le allergie alimentari, dato che i sintomi (mal di pancia,
diarrea) possono essere simili.
Intolleranza alimentare ed allergia alimentare
sono due cose diverse.
Le reazioni allergiche sono un’anomala reazione difensiva
dell’organismo, in un soggetto particolarmente sensibile, a sostanze definite
allergeni, che nei soggetti normali non provocano alcuna reazione.
La reazione
allergica compare in brevissimo tempo dall’assunzione del cibo ( 20 minuti fino a un giorno).
L’intolleranza alimentare, invece, può essere dovuto all’incapacità
dell’organismo di digerire (per mancanza di enzimi digestivi) o di assorbire la
sostanza.
Dunque l’intolleranza dipende da un progressivo accumulo di sostanze
infiammatorie nel nostro corpo, per cui l’organismo impiega più tempo per
reagire.
I cibi che più comunemente causano allergia sono: frumento,
latte,uova,frutti di mare,crostacei, pomodori,carne di pollo,maiale, fragole, cioccolata,granturco,noci.
Sono pochi gli alimenti che non causano quasi mai sintomi
allergici: riso,carne di agnello,pesche,pere, olio di oliva,sesamo,zucchero,patate
,carote,lattuga.
Vi sono due sostanze verso le quali è più frequente l’intolleranza
alimentare: il lattosio (ossia lo zucchero presente nel latte) e il glutine
(ossia una proteina del frumento).
Il lattosio si trova in ogni tipo di latte (di capra, di mucca,umano).
Il lattosio viene digerito grazie alla lattasi (enzima digestivo) che lo scinde
in glucosio e galattosio.
La lattasi viene prodotta dai neonati e dai bambini
piccoli e man mano che si diventa adulti si produce meno lattasi.
Per cui il
lattosio non viene più completamente digerito e la quota non digerita nutre i
batteri intestinali.
Le colonie batteriche produrranno di conseguenza sostanze di
“scarto”, come acido lattico,acidi grassi e idrogeno, che rappresentano la
causa di sintomi spiacevoli, come il dolore alla pancia, i crampi forti e la diarrea.
La curiosità sorge sul perché ci sono persone che riescono a
tollerare il lattosio dopo l’infanzia, piuttosto che il contrario. Cioè, perché
alcuni adulti continuano a produrre lattasi come facevano da bambini?
Dando uno sguardo all’alimentazione condotta dagli uomini
del passato ci rendiamo conto che la perdita della lattasi è il frutto di una
mancanza di latte e derivati nella dieta dei popoli asiatici ed africani.
Invece le popolazioni mediterranee ed asiatiche consumavano, in piccole quantità,
prodotti lattei fermentati piuttosto che
prodotti lattei freschi, per cui producevano una modesta quantità di enzima
lattasi sufficiente da garantirgli la tolleranza al lattosio.
Infine le popolazioni
che consumavano prodotti latteo-caseari freschi hanno sviluppato la capacità
inusuale di avere nel sangue alti livelli di enzima lattasi anche nell’età
adulta.
Prima dei sistemi di refrigerazione era possibile mantenere e consumare
i prodotti lattei freschi solo nei posti
con clima freddo; questo è il motivo per cui le persone dell’Europa centrale e
settentrionale tollerano piuttosto bene il lattosio.
Il cioccolato può causare il mal di testa?
Si tratta di mal di testa allergico e gli alimenti che
possono provocarlo sono la cioccolata, il vino e le noci. Però non è così
facile ricollegare il mal di testa a ciò che si è consumato, soprattutto se si
è il tipo che soffre frequentemente di mal di testa.
E’ facile diagnosticarlo invece in quelle persone che
consumano una tavoletta o barra di cioccolato e dopo una ventina di minuti si sentono
appesantite e schiave del mal di testa.
Spesso i mal di testa di origine allergica sono accompagnati
da naso chiuso , altre volte si tratta di un mal di testa martellante che rende
la persona desiderosa di volersene liberare al più presto.
Come si fa a capire qual è l'alimento che causa la reazione allergica?
Il medico per accertarsi che si tratti effettivamente di
allergia alimentare può suggerire diversi trattamenti. Ci sono i test cutanei,
che vengono eseguiti sulla pelle non sono molto precisi per cui sono usati solo
come conferma di altri metodi di diagnosi.
C’è il diario alimentare ove vengono annotati i tempi e i
momenti di insorgenza dei sintomi allergici, per associare la reazione allergica
all’assunzione di uno specifico alimento.
Oppure ci si può cimentare nelle diete di prova, tra le
quali abbiamo la “dieta di addizione”, ove il paziente segue una dieta a base
di alimenti a basso potere allergizzante (cioè che raramente o mai provocano
allergia), secondo Sheldon.
Quando poi nel trascorrere dei giorni sono
scomparsi i sintomi allergici, vengono aggiunti poco per volta gli altri cibi,
esaminando cosa succede volta per volta.
Invece con la “dieta di sottrazione” si parte da una dieta normale standard e poi
si sottraggono man mano gli alimenti, fino a quando non scompaiono i sintomi
allergici e l’ultimo alimento sottratto è quello da sospettare.
Spesso alcuni centri offrono la possibilità di effettuare il
cosiddetto TEST BIO ENERGETICO dell’intolleranze alimentari, non invasivo e
totalmente indolore.
Di cosa si tratta?
Il medico operatore va a cercare delle particolari frequenze
elettromagnetiche sulla superficie della pelle del paziente , sostenendo che si
venga a creare un circuito fra il paziente e le sostanze in esame.
Le varie sostanze sono contenute in fiale secondo una
diluizione omeopatica. Il segnale
elettrico o sonoro si genera eventualmente
qualora lo stimolo si viene a trovare in situazioni o di risonanza o di dissonanza.
Ad ogni punto corrisponde un organo interno o una sua parte.
Per i moderni TEST invece si utilizza un solo punto di
misurazione, in genere sull’unghia di un dito della mano.
Utilizzando opportune
fiale è possibile ottenere un'indicazione su intolleranze alimentari, intossicazione
da metalli, ecc.
Il paziente che si sottopone al test non deve indossare
oggetti metallici, elettrici o magnetici, pietre dure, tessuti sintetici e non deve
aver assunto farmaci nelle 24 ore precedenti il test.
Quanto è attendibile il test? Il test bioenergetico non è da solo un mezzo
per fare la diagnosi definitiva, ma si affianca talvolta ai sistemi diagnostici
tradizionali.
La risposta allergica è il frutto dell’interazione tra
anticorpi detti IgE e antigeni alimentari.
Le intolleranze alimentari si distinguono dalle allergie
alimentari per l'impossibilità di dimostrare la presenza di anticorpi della
classe IgE rivolte verso antigeni alimentari.
Quando il paziente è affetto da disturbi digestivi la
diagnosi non è sempre immediata, infatti
la causa potrebbe essere un disturbo del
tratto gastrointestinale oppure disordini metabolici del paziente, come il
deficit di lattasi con conseguente intolleranza al lattosio.
Non sono riferibili a intolleranze alimentari: cefalea,
depressione, scarsa concentrazione, dolori articolari, congiuntiviti, edemi e
soprappeso, cellulite, infezioni ricorrenti, come viene riportato in numerosi
siti consultabili in Internet.
Per le intolleranze alimentari invece non sono disponibili test attendibili. Vi sono i cosiddetti test "alternativi", in grado di individuare agenti causali di presunte "intolleranze alimentari", ma sono privi di validazione scientifica e non sono riproducibili.
Per le intolleranze alimentari invece non sono disponibili test attendibili. Vi sono i cosiddetti test "alternativi", in grado di individuare agenti causali di presunte "intolleranze alimentari", ma sono privi di validazione scientifica e non sono riproducibili.
Dunque valutate bene se è proprio indispensabile sottoporsi
a tali test alternativi.