Ciambella alla bolognese e crostata alla crema (qual è la migliore scelta tra i grassi saturi?)




In tavola (colazione):

Ciambella alla bolognese

Tempo di preparazione 10 minuti        di cottura 40 minuti      di raffreddamento 1 ora

La ricetta è per 8 persone.

Ingredienti:

400 g di farina

150 g di zucchero

Un uovo intero più un tuorlo

50 g di burro

100 ml di latte

Una bustina di lievito vanigliato Paneangeli (16 g) 

Scorza di un limone

2 pezzetti di zucchero a quadretti

Procedimento: Preriscaldate il forno a 220° C.

Disponete sulla spianatoia la farina setacciata, lo zucchero, il lievito, la scorza di limone grattugiata, formando un monticello. Fate fondere a fuoco basso il burro in un pentolino.

Create al centro un incavo (“la fontana”) e rompetevi dentro l’uovo intero e il tuorlo, e batteteli con la forchetta. Cominciate ad impastare, aggiungendo poco per volta il latte freddo e il burro fuso.

Impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Imburrate una teglia e sistemateci sopra il composto al quale avrete dato la forma di una ciambella.

Spennellate la superficie della ciambella con il latte e cospargete dei pezzetti di zucchero. Mettete la ciambella in forno per 40 minuti.

Trascorso il tempo di cottura, spostate con l’aiuto di due palette la ciambella dalla teglia alla griglia del forno, per farla raffreddare per 1 ora.

Calcolo delle calorie:
400 g di farina   1380 kcal
150 g di zucchero  588 kcal
Un uovo intero più un tuorlo  14 kcal
50 g di burro  375 kcal
100 ml di latte  64 kcal
Una bustina di lievito vanigliato Paneangeli (16 g)   25 kcal

Totale delle calorie: 2446 kcal

Calorie per una sola porzione: 305 kcal



In tavola (colazione):

Crostata alla crema

Tempo di preparazione 10 minuti     di cottura ½ ora       di reffreddamento 1 ora

La crostata è per 8 persone.

Ingredienti:

250 g di farina

200 g di burro ( a temperatura ambiente)

1 tuorlo d’uovo

100 g di zucchero semolato

1 pizzico di cannella

1 pizzico di sale fino

Per la crema: 

4 tuorli d’uova

100 g di zucchero semolato

20 g di fecola di patate

½ litro di latte

30 g di burro

1 stecca di vaniglia

Procedimento:   Setacciate la farina sulla spianatoia con un pizzico di sale fino. 

Aggiungeteci un tuorlo, il burro ammorbidito, lo zucchero e un pizzico di cannella.

Lavorate l’impasto velocemente (preferibilmente con la lama di un coltello, perché le mani lo scalderebbero).

Fate una palla e lasciatela riposare al fresco per almeno 171 ora, avvolgendola in un panno pulito.

Per la crema: mettete i tuorli in una ciotola, versateci lo zucchero, e con le fruste elettriche lavorateli fino ad ottenere una crema soffice e chiara.

Incorporate la fecola di patate, poi, poco per volta, il latte.
Trasferite la crema in una casseruola facendola passare attraverso un colino per eliminare eventuali grumi. 

Unite il burro, la stecca di vaniglia. Sempre a fuoco bassissimo e mescolando fatela addensare, senza però bollire.

Toglietela dal fuoco, eliminate la stecca di vaniglia (se la lavate e asciugate la potete riutilizzare) e lasciatela intiepidire, tenendola coperta per evitare la formazione della pellicola superficiale.

Preriscaldate il forno a 200°C e imburrate una teglia di 24 centimetri di diametro e stendetevi la pasta, con l’aiuto delle dita, per non sbriciolarla.

Tenete i bordi sollevati di circa 2 centimetri rispetto al fondo. Versate la crema sulla base di pasta e passate in forno per ½ ora. Lasciate reffreddare prima di servire.

Calcolo delle calorie:
250 g di farina  862,5 kcal
200 g di burro   1500 kcal
1 tuorlo d’uovo  62 kcal
100 g di zucchero semolato  392 kcal
Per la crema: 
4 tuorli d’uova   248 kcal
100 g di zucchero semolato  392 kcal
20 g di fecola di patate  69.8 kcal 
½ litro di latte  320 kcal
30 g di burro  225,2 kcal

Totale delle calorie: 3711,5 kcal

Totale delle calorie di una sola porzione: 463,9 kcal


Sapere: La crostata e la ciambella sono una valida alternativa alle merendine del supermercato oppure sono  dolci casalinghi da preparare per le vostre occasioni speciali, per avere sempre sotto controllo la linea.

Possono essere consumate anche durante la colazione mattutina, basta non eccedere nella portata e che non diventi un’assidua abitudine. 

Questo perché oltre ad essere ricche di zuccheri, la ciambella e la crostata presentano grassi saturi e colesterolo, per via del burro che è stato impiegato per prepararle.

I dolci fatti in casa sono da preferire a quelli confezionati perché ,a differenza delle merendine comprate al supermercato, di un dolce casalingo si è consapevoli della quantità e qualità del grasso che è stato inserito nel dolce stesso. 

Anche nelle merendine di buona qualità  non sono risparmiati quegli ingredienti particolarmente ricchi di grassi saturi, come la margarina.

La margarina fu inventata dal farmacista francese Hippolyte Mège-Mouriès, in seguito ad un bando di Napoleone III che voleva fosse trovata una sostanza grassa per sostituire il burro, troppo costoso e poco conservabile.

 La margarina fu preparata per la prima volta emulsionando il latte scremato e i grassi animali (sego di bue). 

Oggi gli oli più utilizzati per la preparazione di margarine sono quelli di palma, di cocco, di girasole, di mais e di soia. Le margarine da pasticceria contengono invece grassi animali, e per questo meno pregiate sul piano commerciale e dietetico.

Dunque le margarine sono dei grassi “artificiali” e rispetto al burro hanno un minor prezzo e meno facilmente digeribili, per via della composizione chimica.


La margarina è costituita da grassi vegetali non idrogenati e oli vegetali che vengono idrogenati secondo il processo di indurimento (idrogenazione catalitica) . 

I grassi induriti che provengono da tale processo sono poco digeribili e il loro abuso può essere causa di placche arteriosclerotiche ( l’ispessimento dello strato più interno delle arterie, dovuto principalmente all'accumulo di grasso). 

Attualmente sono presenti anche margarine non idrogenate che non presentano gli svantaggi dell'idrogenazione.

L’olio di palma, che è impiegato spesso per preparare le merendine industriali, ha elevate quantità di acidi grassi saturi (circa 80%), come l’olio di cocco. 
Questi due oli sono quasi solidi a temperatura ambiente, in quanto sono simili per composizione in acidi grassi ai grassi di origine animale.

Post più popolari